Padroneggiare i numeri per gestire al meglio le finanze aziendali
Sonia Canal, come gestire al meglio le finanze
Fin da quando avevo all’incirca 25 anni ho avuto la fortuna di lavorare per negozi e aziende che tenevano in gran conto i calcoli sulla marginalità dei prodotti e degli utili. Questa esperienza è stata fondamentale per sviluppare una mia personale forma mentis che è risultata cruciale una volta che sono entrata in Open Source Management.
In OSM la liquidità è tutto. Il fatturato, infatti, per noi ha un senso solo se si converte in un conto corrente positivo di simile entità. Molti imprenditori che sono diventati nostri clienti, invece, si trovano in una situazione di partenza molto diversa.
Presi dal tran-tran quotidiano, pianificano la loro gestione finanziaria tuttalpiù a fine mese, guardando quanto avanza dopo aver tolto tutti i costi fissi e variabili. Se rimane qualcosa, diventa il loro stipendio, se no ciccia, quel mese è andata male, ci si rifarà nei 30 giorni successivi (forse). Ho sempre trovato questo atteggiamento mentale estremamente dannoso per la psicologia dell’imprenditore.
Il non considerarsi come un costo per l’azienda (con un buono stipendio fisso commisurato al proprio impegno e responsabilità) da un lato non lo gratifica, dall’altro non lo motiva a fare meglio (più vendite o più margini) in quanto può sempre giocarsi la sua quota stipendio per rientrare nel gioco del bilancio.
C’è, inoltre, l’esempio anche meno nobile, con imprenditori che spendono male (o troppo), talvolta confondendo i conti aziendali con i propri, e poi si ritrovano in perenne debito o nella continua necessità di accedere a finanziamenti che diventeranno un peso sempre maggiore sui propri conti.
Il fatto è che, in media, il titolare di un’attività in Italia ha un pessimo rapporto con i numeri della sua azienda. Il commercialista, ad esempio, viene visto come quella figura a cui bisogna per forza rivolgersi un paio di volte l’anno per farsi dire quanto devi pagare allo Stato invece che come un valido alleato con cui strutturare una strategia di più ampio respiro. Per questo motivo, oltre che ai corsi e alle tipologie di consulenza che eroghiamo in OSM, da questo 2020 abbiamo fatto partire assieme al dr. Francesco Cardone il progetto “Partner d’Impresa”, che punta proprio a rivisitare in modo radicale il rapporto tra l’imprenditore, il commercialista, il consulente del lavoro e l’avvocato d’azienda.
Ad ogni buon conto, il segreto di una buona gestione finanziaria è semplice: controllo matematico di entrate, costi, margini e utili, che vanno monitorati almeno una volta al mese. In questo modo si può agevolmente programmare la propria tassazione, conoscendo in anticipo quanto si dovrà versare invece che attendere con terrore le scadenze fiscali.
Un approccio simile comporta maggior serenità sul lungo periodo, e garantisce quella capacità di investire nel medio e nel lungo termine per far crescere ulteriormente la propria attività. Cosa che è, in ultimo, il fine di ogni imprenditore che voglia lasciare un segno di sé nel mondo.
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