La Storia del gruppo Blue Shark
Marco Isola, come nasce il gruppo Blue Shark
Ho fondato la mia azienda di consulenza ingegneristica “Blue Shark” nel 1996. All’epoca facevo il manager di una SpA di grandi dimensioni che assorbiva tutta la mia attenzione, e per un bel po’ ho lasciato in stand-by la consulenza in proprio, limitandomi fino al 2000 a poche operazioni molto limitate. Dopo quella data ho deciso di dedicare una parte sempre più importante di tempo ed energie alla mia azienda, che ha iniziato ad occuparsi non solo di servizi di studio e consulenza ingegneristica, ma anche della realizzazione concreta dei progetti che le venivano via via commissionati.
La svolta è stata l’inserimento della BS nella vendor list Saras, che ha riconosciuto le nostre capacità di utilizzo di tecnologie avanzate inerenti lavorazioni specialistiche come l’utilizzo di sistemi con fibre di carbonio per la riparazione di pipeline in pressione, rivestimenti ad alti polimeri, fireproofing e altri settori molto specialistici. In questo modo abbiamo creato una nicchia, un oceano blu, dove solo noi potevamo offrire una conoscenza e una competenza adeguata; i nostri competitor non erano pronti e ne abbiamo approfittato.
Di conseguenza sia la nostra forza lavoro e che il fatturato sono cresciuti, aprendoci nuove opportunità. Il fiore all’occhiello è stata la costruzione della Sardegna Arena nel 2017, che ci ha fatto fare un ulteriore balzo di notorietà in quanto nessuno prima di allora (e ancora oggi) è mai riuscito a costruire uno stadio di Serie A in appena quattro mesi. Raggiunti questi risultati e consolidato il nostro posizionamento nel mercato delle costruzioni, abbiamo deciso di avviare una fase di differenziazione del business.
Blue Shark, una diversificazione del business di successo
Per prima cosa abbiamo investito nel campo del benessere psicofisico acquisendo il Centro Sportivo Tribune, all’Amsicora, e il centro sportivo del Terrapieno, sotti i bastioni di Quartiere Castello, a Cagliari. Successivamente siamo entrati nel settore della ricezione, attraverso l’acquisizione di quote della società che ha in pancia degli asset unici: il Faro di Capo Spartivento, dove già esiste un hotel di lusso che offre un’esperienza unica ai suoi ospiti; il Faro della Guardia nell’isola di Ponza; l’isola di San Secondo nella laguna di Venezia; il faro di Golfo Aranci e quello di Portofino, oltre ad altri asset minori nella città di Cagliari.
Attualmente stiamo portando a termine un investimento anche nel campo sanitario, in modo da poter offrire un servizio che possa rispondere alle esigenze sia del mercato privato che di quello pubblico. La diversificazione del business è stata una delle armi più forti del gruppo Blue Shark, in quanto ci ha permesso ad esempio di reggere al meglio ad una crisi imprevedibile come è stata la pandemia covid. Avere il controllo di più attività, possibilmente anticicliche, ci ha reso più forti, mentre chi aveva puntato su di un solo settore (magari penalizzato pesantemente dalle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria) ha sicuramente sofferto di più le conseguenze della pandemia.
Credo inoltre che un imprenditore non si debba limitare ad un unico segmento di business per tutta la vita lavorativa. La sua missione, per come la intendo io, è costruire qualcosa, lasciare un segno sul mondo. E per farlo deve necessariamente misurarsi con varie realtà ed esplorarne le potenzialità, riuscendo a creare valore in qualunque contesto.
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