Jeff Bezos, Il nuovo Imperatore
L’impero di Jeff Bezos
L’Alessandro Magno del nuovo millennio che ha superato tutti i confini. È Jeff Bezos il padre di Amazon, il fiume digitale che ha straripato in tutti i continenti. Un genio visionario che nelle pieghe della vita ha avuto la fortuna di coltivare il proprio talento. Proiettandolo verso l’impossibile, per chi non osa sognare. Il suo primo passo, ancora bambino, la predisposizione di un allarme elettrico per evitare che i fratellini più piccoli entrassero nella sua stanza. Il nuovo decollo, la fondazione nel 2000 della Blue Origin, società di start up per voli spaziali umani. Un impero in continua espansione, Senza limiti, sempre con nuovi obiettivi.
Jeffrey Preston Bezos è nato ad Albuquerque, nel Nuovo Messico, da Jacklyn Gise, una ragazza di 17 anni che frequentava ancora le scuole superiori, e Ted Jorgensen, un ragazzo di un anno più grande. Frutto di un amore istintivo e giovanile, cellule esplosive, frutto di un legame che durò poco più di un anno. Jeff non ebbe il tempo di metabolizzare il distacco dal padre visto che nell’aprile 1968, a soli quattro anni, la madre si è risposata con Miguel “Mike” Bezos, un cubano emigrato negli Stati Uniti a soli 16 anni. Miguel adotta Jeff, il cui cognome viene poi cambiato in Bezos.
Dopo il matrimonio, la famiglia si trasferisce a Houston nel Texas, dove Miguel diventa un ingegnere della società petrolifera Exxon, quella dei distributori Esso, per intenderci. Jeff frequenta la scuola elementare River Oaks di Houston mostrando già un certo interesse per la tecnologia. In seguito la famiglia si trasferisce a Miami, in Florida, dove Jeff frequenta il Miami Palmetto High School ed in seguito all’Università della Florida frequenta un corso di formazione scientifica per studenti ricevendo nel 1982 il Silver Knight Award.
Si laurea presso l’Università di Princeton nel 1986 in Ingegneria Elettronica, poi lavora a Wall Street nel settore informatico, quindi alla costruzione di una rete per il commercio internazionale di una società conosciuta come Fitel, poi alla Bankers Trust, e, per finire, in una società finanziaria di hedge funds di New York, la DE Shaw & Co.
Il genio di Jeff Bezos sta per sbocciare. Gli anni della formazione servono a curare i dettagli di un progetto che prende gradualmente forma nella sua mente. Il desiderio costante di superarsi e di superare ogni confine è già latente nel ragazzo che nel 1994, a trent’anni lascia il lavoro per spiccare il volo.
Il suo gesto non è di poco conto. Percepiva un compenso annuo di 223.000 dollari, circa 18.000 euro al mese. Vi rinuncia per fondare nel garage di casa Amazon.com, inizialmente l’aveva chiamata Cadabra. Il suo è un business plan dettagliato che prevede che per 4/5 anni non avrebbe fatto profitti. Da 18.000 euro al mese a niente: un apparente salto nel vuoto. È invece il capolavoro dell’imprenditoria, studiato nei minimi dettagli in un viaggio da New York a Seattle. 4.650 chilometri per conquistare il mondo.
Inizialmente vende libri per corrispondenza. Una vastissima libreria. Ma è solo l’inizio. Passo passo conquista altri settori di mercato arrivando in pochi anni ad avere un catalogo di 500 milioni di articoli in vendita su 13 piattaforme nel mondo. Instancabile, incontentabile, ambizioso. Jef Bezos, con l’automazione riduce le distanze, accorcia i tempi, arriva sempre primo. Produce film e telefilm vincendo il Golden Globe e diversi premi Oscar. La sua espansione è totale. Compra il Washington Post e lo riporta in attivo.
Acquista anche quote di Google investendo 250 mila dollari nel 1998 che nove anni dopo gli avranno fruttato 3 milioni di azioni per un valore di 3 miliardi di dollari. Si espande, senza soluzione di continuità. Sua una catena di supermercati la Whole Foods Market che negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito è presente con un totale di circa 500 negozi. Questa delle catene di market una curiosa coincidenza a tempi invertiti con il nostro Renato Soru.
L’Alessandro Magno del terzo millennio ha una lucidità impressionante. Non sbaglia un colpo. È del 2018 la rilevazione della farmacia americana on line PillPack. L’interesse per la scienza medica è un pallino di Bezos che già in passato aveva contribuito alla ricerca per prodotti che rallentassero l’invecchiamento, anche in questo caso, da grande imperatore, alla ricerca dell’eternità. Jeff Bezos per sempre ma non “finchè morte non ci separi”. Il suo matrimonio con MacKenzie Tuttle, del 1993 infatti, dura 26 anni e segna un altro impressionante record, l’accordo per il divorzio. Jeff versa alla moglie la bellezza di 36 miliardi di dollari, il divorzio più costoso al mondo che vale per MacKenzie, il podio di terza donna più ricca al mondo, secondo Forbes.
A fronte di un’immensa ricchezza, Jeff Bezos figura anche come un grande filantropo. I suoi contributi spaziano dalla ricerca all’aiuto ai figli di immigrati nel percorso di formazione scolastica, all’archeologia elettronica, alla sperimentazione e alla ricerca.
Jeff Bezos, il più potente esponente di una nuova forma di dominio. Termine adottato a suo tempo senza forse comprendere che il “dominio” vero sarebbe arrivato attraverso la potenza di internet. Che va aldilà di qualsiasi confine. Per Bezos, guardando alla luna come concreta, prossima tappa del suo continuo sconfinare.
Chiamarlo Imperatore non è un segno né di devozione e tanto meno di dissacrazione.
È riconoscere in Jeff Bezos, il più grande dominatore della storia, capace, con il mercato, con i profitti, che superano in tantissimi casi il Prodotto Interno Lordo di molte nazioni al mondo, la possibilità di comprare tutto ciò che ha un prezzo.
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