Edil Service: le passioni come fondamenta del successo
Giuseppe Barone, da cosa nasce Edil Service
Sin dalla tenera età la mia più grande passione era costruire. All’età di 7 anni, io e mio fratello ci dilettavamo a utilizzare vecchie tavole e chiodi usati per costruire camion e altri giocattoli con cui divertirci. Mio fratello si dedicava alla progettazione mentre io ero l’addetto all’atto pratico. Una squadra perfetta.
Ho iniziato davvero a lavorare a soli 14 anni, consapevole che quella fosse la mia strada, come apprendista carpentiere per il periodo estivo. Rimasi affascinato dal fatto che tutti quei progetti disegnati su un foglio poi prendessero vita grazie al nostro lavoro.
Mi iscrissi all’istituto geometri, ma dopo appena due anni fui costretto a lasciare gli studi a causa delle angherie dei miei coetanei. Questo non mi fece demordere e fu il mio datore di lavoro a darmi le basi tecniche della professione, credendo nelle mie capacità al punto tale da tenermi come punto di riferimento dopo i tagli alla squadra dovuti ad una crisi di commesse.
La mia sete di formazione non si esaurì e all’età di vent’anni tornai sui banchi di scuola come studente lavoratore, conseguendo il diploma in due anni e passando il dopo lavoro in uno studio tecnico da praticante geometra.
Quell’esperienza mi diede un bagaglio di conoscenze che sono risultate fondamentali nel corso della mia carriera.
Edil Service, innovazione e freschezza in un mercato immobile
Venni licenziato nel 1995, a causa della forte crisi che il mercato stava attraversando, e decisi di aprire la mia azienda nello stesso anno, incurante delle preoccupazioni dei miei genitori. Le mie intenzioni furono di portare innovazione e freschezza in un mercato parecchio immobile.
Le principali innovazioni di cui fummo promotori riguardarono la sostituzione delle basole in pietra con quelle in pvc, per una copertura idonea dell’acciaio con il calcestruzzo, e l’introduzione dell’antivaporante per calcestruzzo, al fine di avere una buona stagionatura del materiale, oltre ad un approccio più umano nei confronti del committente, che veniva reso parte integrante di tutti i passaggi della costruzione dell’immobile.
Queste idee mi permisero di entrare subito all’interno del mercato, lavorando in modo continuo e migliorandomi sempre più grazie al confronto con altri tecnici. Nel 2008 decisi di iniziare a dedicarmi anche alle ristrutturazioni e al restauro conservativo, rimanendo affascinato da un mondo che non conoscevo a pieno. Riuscire a dare nuova bellezza ad un immobile pieno di storia e racconti per me è parecchio emozionante e la reputo la parte più soddisfacente del mio lavoro.
All’inizio del mio percorso le difficoltà principali riguardavano il lato economico, visto che per i primi due anni fui costretto a noleggiare delle attrezzature di trasporto di cui ero sprovvisto. Per fortuna trovai un istituto di credito che mi sostenne ed ancora oggi credono e investono in me e nella mia azienda.
La continua formazione, la sicurezza e l’innovazione sono le chiavi per avere successo con la propria attività e devono essere esercitate da una persona che nelle sconfitte non vede un fallimento ma un’opportunità per rialzarsi e migliorare la propria offerta.
Da una demolizione deve nascere per forza una ricostruzione.
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