Giovanni Porcu: da avvocato penalista a imprenditore visionario, il successo di Doppio Malto
Cagliari, 5 Febbraio 2025 – Lasciare una carriera avviata per lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria non è una scelta per tutti. Giovanni Porcu, classe 1980, originario di Nuoro, ha deciso di compiere questo salto con determinazione e un pizzico di follia, passando da una brillante carriera da avvocato penalista a fondatore e CEO di Doppio Malto, un brand di birrerie in continua espansione, con un fatturato che oggi sfiora i 90 milioni di euro.
La sua storia è una di quelle che raccontano il coraggio di chi sa reinventarsi. Dopo una laurea in giurisprudenza alla Sapienza di Roma e un percorso in un prestigioso studio associato milanese, Porcu ha scelto di lasciarsi alle spalle il diritto penale commerciale per inseguire un nuovo sogno. Non è stata una decisione semplice: il suo talento come avvocato era riconosciuto, ma la voglia di costruire qualcosa di proprio era più forte.
L’idea di entrare nel mondo della ristorazione nasce dall’osservazione dei modelli vincenti all’estero. Il giovane sardo aveva già avuto un assaggio della vita imprenditoriale a 17 anni, quando si era trasferito a Londra per lavorare come cameriere. Un’esperienza che gli ha aperto gli occhi sulle dinamiche internazionali della ristorazione organizzata. Tornato in Italia, ha iniziato a studiare i format più innovativi, tra cui quello di Marco Di Giusto, fondatore di Old Wild West, che ha portato il concetto di steakhouse americana in Italia.
Dopo un attento studio del settore, Porcu decide di aprire il suo primo ristorante Old Wild West come affiliato, scommettendo tutto: vende la propria auto e chiede a suo padre di garantire per lui. Il rischio viene ripagato rapidamente, tanto che nel giro di pochi anni inaugura quaranta punti vendita, contribuendo in modo significativo alla crescita del brand.
Nel 2016, Porcu decide di alzare ulteriormente l’asticella e di creare un format innovativo attorno alla birra artigianale. Acquisisce un birrificio ad Erba, in provincia di Como, e da lì sviluppa un concetto di ristorazione che unisce produzione di birra, esperienza di consumo e intrattenimento. Nasce così Doppio Malto, che oggi conta 52 locali, tra Italia e Francia, con l’obiettivo di arrivare a 150 punti vendita nei prossimi otto anni.
L’idea è chiara: creare un luogo in cui il cliente non solo possa gustare birre di qualità, ma anche vivere un’esperienza immersiva, con spazi dedicati al relax e al divertimento. Sport ed entertainment sono elementi centrali, come dimostra la scelta strategica della prima apertura a Reggio Emilia, all’interno del centro commerciale dello stadio del Sassuolo Calcio.
Il successo di Doppio Malto sta nella capacità di intercettare i gusti del pubblico e adattarsi in tempo reale. Il brand monitora attentamente le preferenze dei consumatori, proponendo birre sempre più leggere e amare per soddisfare il cambiamento dei palati. Non solo: ha introdotto varianti aromatiche per attrarre un pubblico più ampio, con particolare attenzione ai gusti femminili.
La crescita esponenziale non ha impedito a Porcu di restare con i piedi per terra. Consapevole dell’importanza del team, sottolinea spesso che “da soli non si fa nulla”, e che ogni successo è il risultato di una sinergia tra le persone. Oggi il gruppo conta mille dipendenti diretti e 1300 con il franchising, un esercito di professionisti che lavora con una visione chiara e condivisa.
Guardando avanti, Porcu ha un obiettivo ambizioso: trasformare Doppio Malto in una sorta di Starbucks della birra, un format che possa funzionare lungo tutto l’arco della giornata, dal pranzo fino a tarda sera. Un’idea che potrebbe rivoluzionare il settore della ristorazione, aprendo nuove possibilità di sviluppo per il marchio.
Nonostante l’espansione internazionale e il fatturato da capogiro, Giovanni Porcu resta profondamente legato alle sue radici italiane. La sua missione è contribuire alla crescita del Paese che ama, investendo in progetti che valorizzino il Made in Italy e offrano esperienze di qualità.
Una storia di successo che dimostra come la vera libertà imprenditoriale nasca dalla capacità di reinventarsi, di seguire il proprio istinto e di trasformare le proprie passioni in un modello di business vincente.