Imprenditori per tradizione, la storia della Famiglia Giuntelli

Una storia di Imprenditori, la Famiglia Giuntelli

La storia imprenditoriale della mia famiglia inizia negli anni Trenta, con un viaggio che mio nonno, proprietario di alcune fornaci di laterizi, fece in Sardegna dal lontano Piemonte. In quell’occasione acquistò dei terreni alle porte di Cagliari sui quali, in futuro, avrebbe potuto intraprendere un’attività simile a quella già avviata alle porte di Torino.

Dopo alcuni anni, mio padre Luigi fu scelto per questo compito, anche perché in quel periodo, a causa della guerra, si trovava in Sardegna a svolgere il servizio militare. La guerra, come sappiamo, fu devastante per Cagliari che fu pesantemente bombardata; per questo motivo mio padre, dal carattere un po’ ribelle, nonostante la disapprovazione di mio nonno, decise di restare in Sardegna e di contribuire alla ricostruzione della città con la sua piccola fabbrica di laterizi.

Nel corso degli anni la fabbrica si è ingrandita, passando da un’attività stagionale a una annuale e il lavoro divenne così importante da richiedere la costruzione di un altro stabilimento.

Successivamente, mio padre volse la sua attenzione ad altri settori, tra i quali il turismo che allora era agli albori e, grazie all’acquisto di alcuni terreni nella zona di Santa Margherita di Pula, decise di costruire un albergo sul mare, l’Hotel Flamingo.
I primi periodi furono difficili.

Si trattava infatti, di avviare dal nulla una nuova forma di attività turistica, ma anche grazie alla presenza di altre importanti strutture alberghiere nel territorio della costa sudoccidentale, siamo riusciti a catturare l’attenzione dei grandi Tour Operator sia nazionali che internazionali, che ci ha permesso di aprirci una strada nel settore del turismo.

Paola Giuntelli, è così che ho iniziato a gestire Hotel Flamingo

Dopo la scomparsa prematura di mio padre, la famiglia ha affidato a me la gestione dell’albergo; non è stato facile, soprattutto agli inizi, superare la diffidenza di un mondo, quello del Turismo, che all’epoca era quasi esclusivamente maschile. Tuttavia, grazie all’ entusiasmo, alla passione e a un pizzico di incoscienza che mi contraddistinguono, queste difficoltà furono superate e oggi svolgo il mio lavoro con il supporto delle persone che lavorano nel settore.

Naturalmente per sopravvivere in un mercato così competitivo come quello del turismo attuale, le strutture sono state, nel corso degli anni, rimodernate e ampliate.

Oggi abbiamo 240 camere di cui 40 Suite, 3 ristoranti, 1 centro congressi, 1 centro benessere, 4 piscine oltre la nostra invidiabile posizione direttamente sul mare. Quanta strada dagli anni in cui una ragazzina di buona famiglia, si presentava timida alle riunioni dell’Associazione degli Albergatori. Detto ciò, io credo fermamente nella correttezza sul lavoro, correttezza con i clienti, fornitori e collaboratori.

La conferma dell’importanza di questo valore la ritrovo nei numerosi clienti fidelizzati che tutti gli anni tornano per trascorrere al Flamingo le loro vacanze estive e nella grande affezione che il personale, soprattutto quello che lavora con noi da tanti anni, dimostra verso la nostra azienda.

L’aspetto positivo che si può riscontrare in un’attività a conduzione familiare è proprio il sentimento di familiarità che si respira sul luogo di lavoro e che viene apprezzato soprattutto dai clienti che si sentono come se fossero a casa.

Gli aspetti negativi invece, riguardano la minor disponibilità di risorse economiche rispetto alle grandi catene alberghiere e la mancanza di una metodologia di lavoro standardizzata. Il primo aspetto rende senz’altro più complicato, ma non impossibile, come si vede dalla storia del Flamingo, l’aggiornamento delle strutture e dei servizi. Il secondo aspetto invece non permette sempre una gestione della struttura bilanciata nel tempo in quanto legata alla personalità e alle capacità del singolo, a differenza delle grandi catene che mantengono il medesimo standard grazie alle procedure implementate.

Comunque, in seguito alla pandemia, anche il modo di fare Turismo sta cambiando e l’attenzione del cliente si è spostata verso quelle strutture che gli possono garantire un servizio di qualità ma allo stesso tempo fargli sentire il calore che solo un ambiente familiare può trasmettere; e in questo senso, credo che per l’Hotel Flamingo ci siano ulteriori possibilità di sviluppo.

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