Trovare opportunità nelle difficoltà: Farmafast
Fabrizio Usai, come ho pensato di avviare Farmafast
Il progetto Farmafast nasce nel luglio del 2019 come agenzia di rappresentanza. Dopo aver passato tredici anni nel mondo farmaceutico, di cui quattro a stretto contatto con i clienti, pensai che fosse il momento di aprire la mia azienda di rappresentanza. L’attività iniziò nel settembre del 2019 ma, come tutti sappiamo, pochi mesi dopo la sua apertura, la pandemia sconvolse le nostre vite.
Durante questo periodo difficile, il nostro settore era uno dei migliori in cui avere un business in rampa di lancio e l’alta richiesta di farmaci mi ha fatto comprendere che c’era un’opportunità di investimento, data da una mancanza nel mercato regionale.
C’era la necessità di un sito logistico atto a rifornire le farmacie del nord Sardegna in tempi rapidi, visto che tutti i siti esistenti sono nella zona di Cagliari, e così abbiamo scelto di colmare quella mancanza. Farmafast, infatti, è diventato il sito logistico principale del nord Sardegna e ha come obiettivo quello di consegnare le forniture farmaceutiche in tempi record.
Questo servizio risulta fondamentale soprattutto d’estate, quando la popolazione della nostra isola cresce considerevolmente.
Farmafast: il focus di un’azienda innovativa
Il nostro focus è quello di ascoltare attentamente le richieste dei farmacisti e accontentarle nel minor tempo possibile. Essendo queste sempre variabili, l’azienda è un continuo work- in-progress ed è sempre nella condizione di cambiare a seconda delle esigenze dei farmacisti, che cambiano e si evolvono di continuo.
Il percorso con Mab poi sta ampliando le nostre vedute, permettendoci di evolvere insieme all’azienda stessa. Le maggiori difficoltà le ho riscontrate, personalmente, nel fare il salto da semplice rappresentante, quindi nello specifico vedere il farmacista, fare l’ordine su copia commissione e inviarlo alla propria azienda, ad imprenditore.
Le responsabilità dell’imprenditore sono parecchie e nel primo periodo ho dovuto imparare a: verificare le certificazioni di tutti i prodotti covid; avere contatti con il ministero della salute; prendersi la responsabilità dell’immissione nel mercato di determinati prodotti; avere a che fare con fornitori e banche; gestire i dipendenti; scegliere gli uomini che poi mi avrebbero rappresentato sul campo. Soprattutto quest’ultimo punto si è rivelato più complesso del previsto visto che non è facile trovare persone da coinvolgere a cui far sposare il progetto.
Questo perché noi non siamo una realtà in cui puoi fare copia e incolla ma dobbiamo essere camaleontici nel soddisfare le richieste dei farmacisti.
Per me la chiarezza con il cliente è sempre stata al primo posto ed ho sempre cercato di non fare promesse che non avrei potuto mantenere. Lo dico sempre ai miei ragazzi: “Noi abbiamo la fortuna di girare e di vedere tante realtà, mentre i farmacisti sono statici e fermi nelle loro strutture. Il nostro compito è quello di agevolarli ed aiutarli nel fargli capire che magari stanno perdendo delle opportunità in alcuni segmenti del mondo farmaceutico”.
Questo è un pochino il nostro modo di lavorare: fare delle consulenze mirate a rendere le farmacie più performanti.
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